
28 Apr 2023 “Raccogliere il mare con un cucchiaino”: riflessioni, emozioni e storie
C’è un momento nella vita in cui ci rendiamo conto che non possiamo più fare finta di niente. Quel momento per me avvenne nel 2013, durante un confronto con mio marito Christopher e la nostra famiglia, chiedendoci cosa avremmo potuto fare per contribuire a salvare la vita delle persone migranti che provavano ad attraversare il Mediterraneo. Grazie all’impegno e alla dedizione di Christopher, nonostante le mie perplessità relative alle leggi in vigore, è nato il MOAS. Insieme, come famiglia, io, Christopher e nostra figlia Maria Luisa, che ha posticipato di un anno l’inizio dei suoi studi universitari, abbiamo messo a disposizione le nostre forze e i nostri talenti e, con il team di esperti che si sono uniti a noi, è partita la missione SAR di ricerca e soccorso nel Mediterraneo.
Dal 2014 al 2017 abbiamo salvato circa 40.000 bambini, donne e uomini nel Mediterraneo Centrale e nel Mar Egeo, dal 2017 in poi abbiamo curato più di 90.000 rifugiati Rohingya in fuga dal Myanmar. In questi anni sono entrata in contatto con la disperazione, le difficoltà e la speranza delle persone più vulnerabili del mondo.
Il delicato e controverso tema della migrazione è da anni al centro del dibattito pubblico, poche sono state le iniziative volte alla vera risoluzione di questa tragedia, mentre l’empatia e la solidarietà dei primi naufragi si sono assopite per lasciare spazio a una “globalizzazione dell’indifferenza”, prendendo in prestito le parole di Papa Francesco.
In questo contesto ho sentito la necessità e il dovere di condividere le esperienze e le emozioni che più mi hanno toccata in questi anni per dare voce a chi non ne ha, per parlare a chi ha chiuso il proprio cuore di fronte al dramma del fenomeno migratorio e per stimolare un dialogo costruttivo all’interno delle famiglie, nelle scuole, nelle università che possa aiutare a superare gli stereotipi e le paure che ne derivano.
In questo libro, oltre alle storie dei bambini, delle donne e degli uomini che ho incontrato e alle mie riflessioni sull’empatia, la solidarietà e le migrazioni, ho trovato utile dedicare l’ultima parte a un breve background storico-politico relativo alle politiche migratorie italiane ed europee e un glossario delle “Parole della migrazione”. Sono parole di cui sentiamo parlare quotidianamente, in TV, sui quotidiani, online o sui social, ma di cui spesso non comprendiamo il significato. Per questo motivo ho deciso di offrirne una personale interpretazione e declinazione.
Nella postfazione, curata dal giornalista Sergio Nazzaro, che ringrazio per la generosità, ulteriori domande ci invitano a una profonda riflessione, aiutandoci a entrare in contatto con l’umanità che contraddistingue le relazioni con gli altri.
“Raccogliere il mare con un cucchiaino” è in vendita in tutte le librerie e online. Con l’acquisto contribuirete a salvare la vita di bambini, donne e uomini. Una parte dei proventi sarà destinata alle missioni MOAS attive nel mondo. Ciascuno con i propri talenti, possibilità, risorse, energie e tempo può fare qualcosa per aiutare chi ne ha bisogno per raggiungere quella che io definisco la “globalizzazione della solidarietà”. Buona lettura!